EARTHEN ARCHITECTURE IN FRIULI (ITALY) _ A cura di Giorgio Ganis e Giovanni Carlo Fiappo _ INFO: architettureinterradelfriuli@gmail.com
giovedì 23 agosto 2018
domenica 12 agosto 2018
12 agosto 2018 a STOLVIZZA di RESIA (UD) presentazione del libro ARCHITETTURE IN TERRA DEL FRIULI
12 agosto 2018, domenica, ore 16.00
a Resia, frazione di Stolvizza,nella sala parrocchiale - ex asilo
Organizzato dal
„MUSEO DELLA GENTE DELLA VAL RESIA“
„MUZEO OD TIH ROZAJANSKIH JUDI“
Giorgio Ganis e Giovanni Carlo Fiappo
raccontano
"STORIE DI TERRA",presentazione con video e immagini del libro
"ARCHITETTURE DI TERRA IN FRIULI".
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COMUNICATO STAMPA del 08 agosto 2018
STORIE DI TERRA _ Presentazione libro a Resia il 12 agosto ore 16.00
STORIE
DI TERRA racconteranno Giorgio Ganis (architetto) e Giovanni Carlo
Fiappo (ispettore onorario della Sovrintendenza Archeologica del FVG) a
Stolvizza, nella Val Resia, domenica prossima 12 agosto alle ore 16
nell‟ambito della Sagra paesana e della tradizionale “Festa degli
arrotini”. L‟incontro è organizzato dal “Museo della gente della Val
Resia - Muzeo od tih rozajanskih judi“ e si terrà nella sala
parrocchiale ex asilo.
I relatori spiegheranno il millenario uso
della terra cruda per vari scopi in questa valle e poi presenteranno il
libro da loro curato e edito due anni fa dalla casa editrice Mimesis di
Milano, grazie a un contributo del presidente della Provincia di Udine.
Il
volume si‟intitola “ARCHITETTURE IN TERRA DEL FRIULI” e ha come
sottotitolo “tipologie, tecnologie, materiali: 20 anni di ricerche”. È
uno studio inedito sulle costruzioni in terra cruda (ossia non cotta
nelle fornaci, ma solo sotto il sole) della nostra regione che smentisce
quanto si pensava fino ad allora, dato che erano noti solo i casi di
qualche „casone‟ nella laguna. Anche in Friuli invece si costruiva e si
costruisce ancora in terra cruda, fin dalla preistoria, dal mare alla
montagna e nonostante il terremoto del 1976 sono numerose le
testimonianze, come documenta il libro con gli edifici di 46 località
(anche la val Resia). Alcuni palazzi di Udine e Cividale sono stati
realizzati con questa tecnica e a Tiezzo (PN) c‟è addirittura un
edificio in mattoni crudi risalente almeno al 1728.
È dunque un
sistema di costruzione vecchio come il mondo e non è tipico solo dei
paesi sottosviluppati ma è diffuso in tutto il mondo, anche per edifici
pubblici e di pregio. Adesso, aggiornato con le nuove tecnologie, è
riscoperto e utilizzato per motivi ecologici dato che è salubre e a
„chilometro zero‟, dato che la terra è sempre recuperata vicino al suo
utilizzo.
Sono diverse le tecniche di costruzione, ma le più diffuse
in regione sono l‟adobe, per realizzare muri portanti, ossia la semplice
realizzazione di mattoni crudi e il torchis per le pareti divisorie, di
tamponamento e i soffitti, che consiste in un intreccio di legni
sottili, di varie essenze, ricoperti da una strato terra impastata con
l‟acqua, ossia di intonaco fatto con la terra e non con la calce e la
sabbia. Nelle zone montane questo intonaco era usato anche per rivestire
i muri in sassi o pietra.
Nella prima parte del libro ci sono i
contributi di alcuni esperti (architetti, ingegneri e archeologi) che
descrivono le tecniche, le problematiche e il futuro di questo modo di
costruire; nella seconda parte sono analizzati i vari edifici delle
province di Udine e Pordenone. Parte integrante del volume è il DVD di
un‟ora con le interviste, negli idiomi locali, ai protagonisti delle
cinque principali località descritte nel volume: Tiezzo (PN), Lumignacco
(UD), Savorgnano del Torre (UD), Topolò (UD) e Val Resia (UD). Un
capitolo del libro è dedicato alla Val Resia, dove la terra era
utilizzata anche per fare gli spolert e per curare le piante, gli
animali e anche le persone.
Durante l‟incontro saranno proiettate le immagini dei vari edifici e un estratto del DVD.
Giorgio Ganis
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Pubblichiamo la pagina 108 del volume dedicata alla Val Resia
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Alcune immagini dell'incontro
La chiesa accanto al Museo
L'ingresso al Museo
IL MUSEO
Pubblichiamo la pagina 108 del volume dedicata alla Val Resia
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Alcune immagini dell'incontro
L'ingresso al Museo
IL MUSEO
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